A proposito di Roald Dahl

Quante volte vi è capitato di vedere un film e scoprire a posteriori o per puro caso, che l’autore del libro da cui è tratto è uno dei più famosi scrittori per bambini e ragazzi degli ultimi decenni? A me è successo pur essendo un’attenta e attiva lettrice, nonostante figli, marito, cane, lavoro e impegni domestici remino allegramente contro. Nel caso specifico, ho scoperto, grazie alle maestre dei miei bambini (provando anche un pizzico di imbarazzo devo ammetterlo), dell’esistenza di ROALD DAHL autore di numerosi testi famosi tra cui “La fabbrica di cioccolato”, “Matilde”,”James e la pesca gigante” e “Il GGG” in questi giorni nelle sale cinematografiche di tutta Italia. Non è mia intenzione in questa sede farvi il riassunto della biografia, seppur interessante e travagliata, di questo autore inglese di origine norvegese di cui ricorre, quest’anno, il centenario dalla sua nascita; potete infatti reperire informazioni dettagliate e curiosità ovunque o ancor meglio, potreste allegramente accompagnare i vostri figli in biblioteca e immergervi nel suo mondo fantastico. Un mondo creativo e originale quello di Dahl, definito ribelle, irriverente e irrispettoso in particolare verso l’adulto di cui scrive : ” Gli adulti sono troppo seri per me. Non sanno ridere. Meglio scrivere per i bambini, è l’unico modo per divertire anche me stesso” e in effetti che torto dargli. Nei suoi romanzi la magia si manifesta all’interno del mondo urbano della piccola borghesia o della classe operaia; come nella migliore tradizione ottocentesca il bambino protagonista è spesso orfano, oppresso dalla povertà, dalle figure adulte o da entrambi e l’autore va in suo aiuto utilizzando mezzi fantastici come la pesca enorme che schiaccia le zie del protagonista in “James e la pesca gigante”. Quando non sono malvagi o oppressivi gli adulti di Dahl sono incapaci di provvedere ai bambini, come i poverissimi genitori di Charlie in “La fabbrica di cioccolato”, che non viene aiutato da loro bensì dall’imprevedibile e surreale Willy Wonka (Chi non ricorda Gene Wilder  e Johnny Deep nei panni di Willy Wonka nelle trasposizioni cinematografiche di questo romanzo?). Spesso il protagonista si separa volontariamente o involontariamente dalle figure adulte negative della sua vita con l’aiuto di un personaggio positivo, non necessariamente magico anzi, a volte semplice e “umano” come la giovane e modesta maestra, Miss Honey, alla quale Matilde si lega per sfuggire alla famiglia nell’omonima storia. Anche se a noi adulti tutto ciò può apparire “un po’ tragico”, ai bambini Roald Dahl piace molto. In classe la maestra Maria in queste settimane ha letto loro “La magica medicina”, storia strampalata di una nonna insopportabile che viene rimpicciolita dal nipote grazie ad uno strano e alquanto portentoso intruglio che a dirla tutta a chi non piacerebbe avere a disposizione da utilizzare al bisogno!!! Sta di fatto che i bambini hanno ascoltato con piacere ed attenzione tutta la storia; ed  è questo l’aspetto più importante, come amava sottolineare lo stesso autore: ” Non ho niente da insegnare. Voglio soltanto divertire. Ma divertendosi con le mie storie i bimbi imparano la cosa più importante: il gusto della lettura”! Nelle prossime settimane, dal 25 novembre fino al 10 dicembre (come da avviso della maestra Valentina), nella super biblioteca della nostra scuola potrete visionare e acquistare i libri dell’autore e insieme ai vostri bambini scegliere in quale storia fantastica immergervi! Ricordatevi che una parte dell’incasso della vendita dei libri resterà alla scuola. Buona lettura!!!