Tacco dodici e dintorni…

image

Questa mattina caffè al bar con le ragazze dell’Age prima di intraprendere ognuna le proprie attività quotidiane.Si parla del più e del meno, si ride, si scherza e si pianifica. Ad un certo punto Giulia osserva passare una ragazza bionda, impeccabile dalla testa ai piedi…. io non faccio in tempo a vederla, ma so per certo che la signora in oggetto, perfetta alle 8 di mattina e soprattutto rilassata non può avere figli! È matematica! Non ci si scappa! Io mi ricordo com’era fino ad otto anni fa svegliarsi la mattina senza pargoli nei dintorni: avevo modo di cambiarmi d’abito almeno tre volte prima di scegliere quello più’ adatto per la giornata, colazione abbondante perché “tanto anche stasera palestra che brucio tutto” e poi tacco 12, capelli perfetti e via in ufficio in perfetto orario… quasi quasi noiosa questa prima parte della mattina….quasi…. Oggi è tutta un’altra storia: ho due figli maschi di 7 e 6 anni, un marito, e un cane (il più obbediente dei tre).  Per colazione trangugio solo caffè amaro con tre asfittici OroSaiwa che la palestra la vedo solo passandoci andando al supermercato, emigro senza sosta da una stanza all’altra lanciando ordini, calzini, magliette e consigli su quale cravatta abbinare che “tesoro aiutami che ho una riunione importante“; infilo il primo paio di jeans che incontro nell’armadio, abbandono il tacco 12 ad eventi mondani futuri a data indefinita ed esco trascinando figli e zaini-trolley così pesanti che dentro ci deve essere anche la maestra. Avviandoci di corsa a scuola il più’ delle volte ringrazio il cattivo tempo che mi permette di infilar la cuffia e coprire i capelli arruffati per contratto!! Con l’arrivo della bella stagione mi devo organizzare!!! Io me lo ricordo perfettamente il giorno in cui ho preso coscienza che la mia vita era cambiata: era il 26 aprile 2009, una domenica….Caspita che memoria direte voi, in realtà me lo ricordo perché era il giorno del Battesimo di Tommaso: a fatica ero rientrata in un tailleur nero antegravidanza, e già c’era da essere felici, aggiungiamo a tale gaudio il fatto che avessimo da poco scoperto di aspettare il secondo figlio e la giornata era perfetta. Ed è stata perfetta anche se per tutta la giornata ho sfoggiato, sul tailleur, una rigurgitata di Latte Mellin di dimensioni tali da far invidia al lago D’Idro!!  Altro capitolo e’ l’automobile… e nello specifico l’abitacolo dell’auto, ma voi mamme sapete benissimo di cosa sto parlando: l’ultima volta che mio marito si è mosso a compassione e me l’ha portata al lavaggio  ha dovuto cambiare posto perché il suo omino di fiducia si è rifiutato di metterci mano!! Quante storie….se era pulita che te la portavo a fare???? Insomma, tutta un’altra vita, altri obiettivi, altre priorità ! Quando ho conosciuto il mio attuale marito ero in una fase down della mia vita ed in preda ad uno shopping compulsivo acquistavo scarpe una settimana si è una si: scarpe di tutti i colori,tutte le forme e tacchi di tutte le altezze. Che meraviglia!!
image

La mia spacciatrice ufficiale di scarpe era talmente abituata a vedermi entrare  nel suo negozio che una volta, trascorsi venti giorni dall’ultimo acquisto, mi telefonò preoccupata che non stessi bene! La mia passione per le scarpe e’ rimasta intatta, a scarpe tacco 12 si sono aggiunte scarpe più comode, sneaker, All Star e le ballerine, le antisesso per eccellenza secondo mio marito. Non sono più impeccabile, non sono più perfetta…. ma lo e’ la mia vita, perfettamente incasinata, come i miei capelli!!!!

Un mondo sospeso…anzi no

Abbiamo bisogno di sapere che questo nostro mondo lordato di sangue di innocenti è abitato da persone che ogni giorno, con piccole azioni, lo rendono degno di essere vissuto ed abitato. La piccolezza di gesti che si tramuta in qualcosa di grande, che trasmette energie positive, che fa capire che siamo noi che possiamo rendere migliore questo nostro mondo, così come rendiamo belle ed accoglienti le nostre case. Non c’è bisogno di grandi gesti o cose eclatanti, abbiamo bisogno di piccole ma significative cose. Scusate il preambolo . Arrivo al punto. Sono una navigatrice di internet, lo faccio per mestiere ma anche per mia curiosità personale. Sono una impicciona di natura, mi piace mettere il naso nelle cose, sentire, annusare, testare, conoscere. Ieri mi sono imbattuta in questo post. Arriva da due giovani e belle ragazze bresciane che ho avuto la fortuna di incontrare. Non mi ricordo il loro nome, perdonatemi ragazze, ma il loro caravan verde acqua che staziona davanti a Carnevali, solo nelle giornate di sole lo conosco, sì. E’ “La Stationette”, punto di ristoro on the road, investimento di vita e di passione di queste due giovani donne uscite dall’Alberghiero. Servono tè caldi, caffè, cookies, magnifiche piccole frittelline calde e profumate; offrono anche tutta la loro carica positiva fatta di sorrisi ed esplosioni di risate. Accolgono i loro clienti come se fossero amici, ti fanno sentire a casa loro; i clienti che sostano davanti al loro camper vengono coinvolti nella loro energia e scambiano parole e magari anche una stretta di mano. Da ieri c’è anche il “caffè sospeso”. Vai, bevi un caffè , addenti un cookie e lasci 1 euro per chi il caffè non se lo può permettere. Una piccola cosa vero, ma quanta energia positiva sviluppa! Brave loro e bravi tutti coloro che nel loro piccolo fanno qualcosa. C’è bisogno di questo, sempre, ogni giorno che viviamo. Di piccole cose belle. Per non sentirci sospesi in un mondo che non riconosciamo, per non voler scendere dalla giostra e voler premere quel bottone che Elena diceva di aver voglia di premere. Guardate come ci ha colpito al cuore la storia della maestra bionda e della piccola scuola rosa. Bon, ho parlato anche troppo. Sapete una cosa? E’ una bellissima giornata, vado a farmi un caffè sospeso. Piccola scuola rosa, piccola maestra bionda, piccolo caravan verde acqua, grazie di cuore!

p.s. Le due ragazze de La Stationette e Ortociclo (li vedete insieme nella foto) saranno alla nostra festa di fine anno il 4 giugno!