Un asinello carico di…..

Questo è il periodo dell’anno che preferisco: si respira aria natalizia, cominciano a far capolino le luminarie per le strade, sui terrazzi, nei giardini. Le vetrine si vestono a festa, gli alberi di Natale riemergono dalle polverose cantine e riportati a nuova vita da palline di tutti i colori, mentre a casa nostra si fa colazione con il pandoro già da un mese. Ma soprattutto…. qua e la, all’imbrunire si può udire il magico suono di quel campanellino che trasforma tutto in gridolini, urla di gioia misto agitazione e che provoca, tra i bambini, un fuggi fuggi generale! C’è chi corre verso la porta in preda all’ansia da prestazione e giura e spergiura alla Santa che si è “comportato da vero gentiluomo” e chi, invece, in preda al panico si lava i denti, si infila il pigiama, bacia tutti, cane incluso, e si infila nel letto in largo anticipo sulla tabella di marcia. Amo Santa Lucia e la adoro ancor di più da quando ho due figli con cui condividere questo periodo di attesa. Devo ammettere che spesso lo scampanellio della Santa è stato utilizzato per fini collaterali, non propriamente pedagocici: tra  novembre e dicembre qualsiasi capriccio manifestato all’imbrunire  trova una immediata soluzione. Un  Dlin Dlin improvviso, proveniente da un’area geografica non ben identificabile, ti può risolvere la serata e i broccoli dal piatto far sparire come per magia. Da un paio di settimane siamo sommersi di volantini pubblicitari, ricolmi di giocattoli divisi per categoria di genere, utilizzo, costo e varie ed eventuali, impilati ovunque, come il Sole 24ore del padre, e utilizzati per scrivere letterine, rivedute e corrette almeno tre volte prima di raggiungere la consitenza ottimale. Letterine colme di spassosi errori ortografici, di innocenti omissioni e seriose promesse che difficilmente verranno mantenute; letterine piene zeppe di desideri che ogni genitore cercherà di soddisfare rincorrendo le migliori offerte  in giro per l’Italia, isole comprese, “perché orca l’oca maquantocostalacasermadellapoliziadellalego ne vogliamo parlare??”  e di richieste impossibili da realizzare che resteranno per sempre chiuse in un cassetto. Quella mattina, in realtà, la magia vincerà su tutto, anche su ciò che non c’è;  l’attesa si concretizza e la sorpresa è talmente grande che alla fine ti va bene tutto. Nei miei ricordi di bambina sono ben impresse soprattutto le emozioni: il cuore che batte a mille, il fiato corto, la sveglia all’alba, i bisbigli e i sussurri tra noi fratelli, il suono  dei nostri frettolosi piedini nudi sul pavimento freddo e la gioia pura perché quello che più conta è che la Santa è passata anche da te. Sei una brava bambina allora, nonostante ti facciano schifo i broccoli e i cachi!!!  E in questa società dove il Tutto Subito la fa da padrone, l’attesa di un qualcosa che forse arriverà conferisce un valore aggiunto a questa ricorrenza. E allora godiamoci questi dieci giorni di euforia!!!! Ci si vede in giro cari genitori, zii, nonni, io sono quella che va a gettar l’immondizia con il campanello in tasca, per ottimizzare i tempi o che potreste scorgere appesa fuori dalla finestra del bagno. Buona Santa Lucia a tutti!!!!

A proposito di Roald Dahl

Quante volte vi è capitato di vedere un film e scoprire a posteriori o per puro caso, che l’autore del libro da cui è tratto è uno dei più famosi scrittori per bambini e ragazzi degli ultimi decenni? A me è successo pur essendo un’attenta e attiva lettrice, nonostante figli, marito, cane, lavoro e impegni domestici remino allegramente contro. Nel caso specifico, ho scoperto, grazie alle maestre dei miei bambini (provando anche un pizzico di imbarazzo devo ammetterlo), dell’esistenza di ROALD DAHL autore di numerosi testi famosi tra cui “La fabbrica di cioccolato”, “Matilde”,”James e la pesca gigante” e “Il GGG” in questi giorni nelle sale cinematografiche di tutta Italia. Non è mia intenzione in questa sede farvi il riassunto della biografia, seppur interessante e travagliata, di questo autore inglese di origine norvegese di cui ricorre, quest’anno, il centenario dalla sua nascita; potete infatti reperire informazioni dettagliate e curiosità ovunque o ancor meglio, potreste allegramente accompagnare i vostri figli in biblioteca e immergervi nel suo mondo fantastico. Un mondo creativo e originale quello di Dahl, definito ribelle, irriverente e irrispettoso in particolare verso l’adulto di cui scrive : ” Gli adulti sono troppo seri per me. Non sanno ridere. Meglio scrivere per i bambini, è l’unico modo per divertire anche me stesso” e in effetti che torto dargli. Nei suoi romanzi la magia si manifesta all’interno del mondo urbano della piccola borghesia o della classe operaia; come nella migliore tradizione ottocentesca il bambino protagonista è spesso orfano, oppresso dalla povertà, dalle figure adulte o da entrambi e l’autore va in suo aiuto utilizzando mezzi fantastici come la pesca enorme che schiaccia le zie del protagonista in “James e la pesca gigante”. Quando non sono malvagi o oppressivi gli adulti di Dahl sono incapaci di provvedere ai bambini, come i poverissimi genitori di Charlie in “La fabbrica di cioccolato”, che non viene aiutato da loro bensì dall’imprevedibile e surreale Willy Wonka (Chi non ricorda Gene Wilder  e Johnny Deep nei panni di Willy Wonka nelle trasposizioni cinematografiche di questo romanzo?). Spesso il protagonista si separa volontariamente o involontariamente dalle figure adulte negative della sua vita con l’aiuto di un personaggio positivo, non necessariamente magico anzi, a volte semplice e “umano” come la giovane e modesta maestra, Miss Honey, alla quale Matilde si lega per sfuggire alla famiglia nell’omonima storia. Anche se a noi adulti tutto ciò può apparire “un po’ tragico”, ai bambini Roald Dahl piace molto. In classe la maestra Maria in queste settimane ha letto loro “La magica medicina”, storia strampalata di una nonna insopportabile che viene rimpicciolita dal nipote grazie ad uno strano e alquanto portentoso intruglio che a dirla tutta a chi non piacerebbe avere a disposizione da utilizzare al bisogno!!! Sta di fatto che i bambini hanno ascoltato con piacere ed attenzione tutta la storia; ed  è questo l’aspetto più importante, come amava sottolineare lo stesso autore: ” Non ho niente da insegnare. Voglio soltanto divertire. Ma divertendosi con le mie storie i bimbi imparano la cosa più importante: il gusto della lettura”! Nelle prossime settimane, dal 25 novembre fino al 10 dicembre (come da avviso della maestra Valentina), nella super biblioteca della nostra scuola potrete visionare e acquistare i libri dell’autore e insieme ai vostri bambini scegliere in quale storia fantastica immergervi! Ricordatevi che una parte dell’incasso della vendita dei libri resterà alla scuola. Buona lettura!!!

 

Ed è di nuovo scuola….


Tra pochi giorni e poche ore inizia la scuola. Il primo giorno di scuola segna sempre l’inizio di una nuova avventura, come il primo giorno o la prima volta di tutte le cose. Io ho molti ricordi legati ai miei primi giorni e alle mie prime volte. La prima volta che sono andata in bicicletta senza rotelle dopo aver pedalato a lungo tutta inclinata verso destra, con una sola rotella, e con mia madre che mi incitava a mantenermi in equilibrio; il mio primo bacio, rubato, mentre giocavo a nascondino con il ragazzino più bello che io avessi mai visto e che mi faceva emozionare ogni qualvolta entrava nella mia classe; la prima volta che mi sono fatta la ceretta e ho pensato che non poteva esserci dolore più atroce di quello…. poi ho partorito e ho decisamente cambiato opinione; la prima volta che ho visto mio marito: non l’uomo più bello, ma in quel momento quello più antipatico; il primo vagito dei miei figli: l’emozione più grande. I miei primi zoppicanti passi di Salsa e Bachata. Il mio primo e unico otto in matematica e la mia unica bocciatura scolastica all’esame di inglese all’università. La prima volta che in piscina ho incontrato una delle mie più care amiche. L’unica volta che ho picchiato un ragazzino  che mi prendeva in giro quando avevo undici anni. La prima volta che ho fatto la Comunione e mi è rimasta tutta appiccicata la particola sull’apparecchio dei denti: ero terrorizzata che il prete se ne accorgesse e con un ditino, mentre ero inginocchiata a pregare, grattavo grattavo il “corpo di Gesù Cristo” incastrato tra i miei denti!  Le prime volte ti restano impresse nella memoria, nel cuore….sono ricordi indelebili, che a volte fanno male, a volte ti riportano a quel preciso momento e se ti impegni un attimo ti rivedi, magari più giovane, senz’altro più impacciata e ti prende un po’ di nostalgia. Io non ricordo tutte le mie prime volte, qualcuna è stata abilmente rimossa, qualcun’altra e’ lì, latente pronta a tornare a galla mentre meno te lo aspetti. In questi giorni, pensando ai miei figli che tra poco inizieranno un nuovo anno alla Scuola Primaria, (che io da vecchia zia continuo imperterrita a chiamare Elementari) ho ripensato ai miei primi giorni di scuola…. non li ricordo tutti, ma alcuni, i più significativi, direi di si…. Riuscire a tornare alla Scuola Materna mi risulta difficile, anche se molti sono gli episodi di quei tre anni che sono ancora impressi nella mia memoria e sono, quasi esclusivamente legati alle Suore che la dirigevano. Vi dico solo che ad una certa ora i bagni dei bambini venivano chiusi e a noi non era più permesso accedervi e io mi rivedo, insieme ad altri compagni, mentre saltiamo invano nel tentativo di raggiungere la chiave appesa ad un chiodo piantato troppo in alto da una Suora poco Suora…. oltre a tornare a casa sempre bagnata e poco profumata, per anni ho avuto il “terrore” di ritrovarmi in un luogo pubblico senza Toilette a mia disposizione. La prima volta che ho visto la mia nuova maestra della quarta elementare ho pensato che fosse proprio bassa e la stessa cosa credo l’abbia pensata la mia compagna e amica Cristina…. per tre anni abbiamo condiviso l’ultima fila di banchi causa l’eccessiva crescita in verticale! E se la maestra di quarta e di quinta era bassa, quella precedente non mi ha fatto particolare simpatia fin dal primo giorno, colpevole, per giunta, di essersi arrogata il diritto di comunicarci chi fosse veramente Santa Lucia una settimana prima di quella notte speciale che ancora oggi invidio ai miei bambini! E ricordo ancora il mio primo giorno in terza elementare, dopo aver cambiato scuola essendo emigrata da Chiari alla città: il mio ricordo e’ proprio legato a Cristina…. in piedi accanto alla cattedra mi sorrideva dal suo banco, mi sono seduta vicina a lei e le sue lunghe trecce bionde mi hanno fatto compagnia negli anni a venire!! Quanti anni sono passati!!!! Esattamente 40 anni agli esami di seconda elementare… seduta dritta dritta sulla seggiolina subivo il mio primo interrogatorio: 3×3? 9×8? 6×7? e di nascosto, con le braccia dietro la schiena contavo e contavo con il cuore a mille!!! E mi rivedo nel cortile delle Magistrali, il primo giorno…. accanto a me una bellissima ragazzina, Sandra e il suo super papà, che le ho sempre teneramente invidiato, e tra quelle centinaia di ragazzine erano celate altre fantastiche compagne di studi: era l’inizio di amicizie che sarebbero andate oltre le mura scolastiche…. siamo cresciute, invecchiate, ma le ragazzine sgangherate di allora ci sono ancora!! Solo crescendo capisci quanto meravigliosi siano gli anni trascorsi a scuola…. e allora a tutti i primini che inizieranno per la prima volta una nuova scuola IN BOCCA AL LUPO!! Ai miei figli Tommaso e Michele e ai loro compagni di classe, ai miei nipoti…. BUON VIAGGIO….. e non fate caso a quelle signore sgangherate che verseranno lacrime a litri….. loro sono le depositarie assolute di tutte le vostre prime volte.

Bella Diaz Scuola Mia va in vacanza!

Abbiamo cominciato il 13 giugno e gli ultimi ritocchi sono stati effettuati in questa prima settimana di agosto. Siamo un po’ stanchi ma estremamente felici del risultato .
Un arcobaleno di colori e’ entrato nella scuola e sono stati tantissimi che hanno contribuito , a diverso titolo, alla realizzazione del progetto. Vediamo se riesco a ringraziare tutti .

Ringrazio per primo Maurizio Paroli che con Renato Abbiati ha messo il cuore (letteralmente) nel realizzare i lavori di imbiancatura. Non si è trattato di una semplice imbiancata, ma di una condivisione di un progetto , una realizzazione di qualcosa di bello per i bambini. Maurizio e Renato ci hanno messo la loro professionalità e competenza , ma anche molto, molto di più di quanto avessimo convenuto. Fatica (pensate ad imbiancare il vano scale con un braccio di otto metri cosa significa), idee, creatività e passione , tanta passione anche di sabato e domenica.
Un grazie speciale alle ausiliarie che con pazienza si sono prestate a seguirci con il loro lavoro è un sorriso.
Un grazie specialissimo agli artisti Ofelia, Yellowfat , Fulvio Esse, Leonardo e all’Accademia di Belle Arti di Santa Giulia. Tutti loro, gratuitamente , hanno contribuito a rendere bella la Diaz.
Grazie al Comune, Sindaco, Assessori, Geometri e funzionari , alla Dirigente, che sono intervenuti prontamente ogni volta che c’era bisogno.
Grazie ai giornalisti che ci hanno seguito. Dare evidenza al nostro progetto è essenziale, un po’ per l’effetto “domino” che può provocare , un po’ perché da settembre torniamo a bussare alle porte degli sponsor e un progetto articolato , che richiama attenzione (anche quella del Premier), e’ un ottimo biglietto da visita, per convincere nuovi mecenati ad appoggiarci. Possibile che a Brescia non ci sia una Della Valle o un Fendi? Tra l’altro qualsiasi investimento da parte di privati nelle scuole e’ detraibile!!!! Forza , fatevi avanti!
Gli sponsor : una sola parola per gli sponsor di quest’anno, molti di loro vogliono mantenere l’anonimato : GRAZIE!
E ancora grazie ai genitori che ci sostengono e credono che le cose possono cambiare ed è inutile lamentarsi. Preparatevi, non è finita. C’è ancora molto da fare , nell’interesse esclusivo di tutti i bambini, che hanno diritto di avere scuole luminose, belle e colorate.
Grazie ai genitori che ci hanno preceduto. Con il loro lavoro ci hanno lasciato un’ottima base di partenza per portare avanti il progetto .
Grazie alla mia infaticabile compagna di viaggio , Giulia, tempra forte e tosta, sempre pronta a rimboccarsi le maniche. È stato un gran bel viaggio Giulia!

E infine, benvenuti a tutti i bambini (dalle nuove prime ai bimbi della materna)! La Diaz e’ vostra e vi appartiene. Ammiratela, siatene orgogliosi, riempitevi gli occhi e il cuore dei colori, abbellitela ancora di più con la vostra creatività innata, rispettatela !
È la vostra prima scuola, vi rimarrà per sempre nel cuore con i suoi muri, i primi amici, il ricordo delle maestre e dei momenti belli e dei piccoli inciampi che fanno parte della crescita . Imparate a impegnarvi per poter realizzare i vostri sogni. Siete gli adulti del futuro e sarete in grado di trasformare il mondo in qualcosa di bello, come la vostra scuola. Siate consapevoli di questo , siate dei Don Chisciotte e non dei rassegnati. Circondatevi di luce e colore perché già questo lo avete nell’anima. Ciao bambini ci vediamo alla prima campanella a settembre!
#BellaDiazScuolaMia avanti tutta!

Se volete vedere come si sono svolti i lavori, ecco dove cliccare
https://www.facebook.com/groups/458340044349310/

L’ottimismo, la fiducia, l’essere costruttivi

Eccoci qui, siamo i genitori fautori del Progetto Bella Diaz, Scuola Mia.

È un progetto piccolo per una piccola scuola rosa nel centro di Brescia.
È BELLA la nostra scuola elementare A. Diaz. Un antico edificio , protetto dalle Belle Arti, che ospitava un tempo una Scuola dell’Infanzia Margherita di Savoia . Oggi ci sono 160 bambini circa e una Scuola Materna con altri 25 piccoli.
È BELLA la nostra scuola, almeno la facciata che colpisce con il suo rosa tenue che spicca tra palazzi un po’ fatiscenti .
Dentro e’ un po’ vetusta, un po’ trasandata, un po’ grigia con piccole chiazze di muffa, infiltrazioni di umidità qua e là , qualche piccolo ospite nero e strisciante che i bambini scacciano dall’aula la mattina. Non è così BELLA come dovrebbe essere una scuola elementare.
È BELLA la nostra scuola e ha un ottimo corpo insegnante e una magnifica dirigente.
E poi ci sono le famiglie e una Associazione Genitori che, stufa di lamentarsi , ha deciso di mettersi in gioco .
E che gioco! Ha deciso che è inutile dire ma è meglio fare; che non è costruttivo scagliarsi in maniera disordinata contro chi dovrebbe fare, perché a suo giudizio non fa , o contro chi dovrebbe dare perché non può dare.
E quindi ecco nascere dal nulla il progetto Bella Diaz , Scuola Mia, partendo dalle parole di Giovanni Falcone che abbiamo assunto come nostra “vision”.
È un progetto di riqualificazione della nostra scuola che solo in questo primo anno vede un importante investimento, da parte dell’Associazione, per il ripristino e abbellimento degli ambienti interni.
Il progetto è assolutamente contaminante , ha creato sinergie ed energie tali che una vera e propria rete di amici si è mossa verso la scuola.
La Diaz si è aperta al mondo, i muri sono crollati , tutto ciò che di bello e positivo c’è fuori dalla scuola e’ entrato al suo interno.
Cerchiamo di muoverci in concertazione con tutti: famiglie, maestre, dirigente, assessori, Sindaco (che ci ha concesso il patrocinio del Comune), certe che il muro contro muro distrugge e non costruisce . È una strada faticosa ma ce l’abbiamo fatta e ce la faremo.
Con noi commercianti , imprenditori , una grande azienda, una banca che possiamo chiamare a tutti gli effetti amica (incredibile vero?). Con noi giovani imprenditori di veicoli di street food che sono intervenuti alla nostra festa di fine anno. Con noi studenti, professori e rettore dell’Accademia di Belle Arti di Santa Giulia, artisti di strada, di teatro e di danza. Tutti a diverso titolo hanno contribuito e contribuiscono gratuitamente a rendere piu’ BELLA la Diaz.
E tutto questo solo ed esclusivamente per i nostri bambini e per quelli che verranno. Sono gli adulti del futuro, dobbiamo investire tutto su di loro .
Il professore Riccardo Romagnoli, rettore dell’Accademia, il giorno in cui ha aderito alla nostra iniziativa, trasformandola anche in un progetto culturale educativo, ci ha detto: ” I bambini devono essere abituati al BELLO fin da piccoli. Colore, luce, stimoli creativi . Solo con questi ingredienti saranno adulti rispettosi del mondo in cui vivono”.
Creatività , ingegno, positività, ottimismo, fatica, ecco siamo noi i genitori della Diaz, mamme e papà .
Siamo ottimiste, costruttive, vulcaniche , granitiche, positive. Novelli Don Chisciotte che non cedono alla rassegnazione, pensando che le cose cadano dall’alto. Crediamo fortemente nel fatto che le cose possano cambiare, basta un piccolo sforzo in una piccola scuola tra le migliaia nel nostro Paese.
Bella Diaz , Scuola Mia , per i nostri figli e per tutti i bambini!
Seguiteci e se avete idee da condividere, contaminateci!

“Che le cose siano così, non vuol dire che debbano andare così. Solo che, quando c’è da rimboccarsi le maniche e cominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare, ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare”. (Giovanni Falcone)

Piccolo spazio pubblicità 


Concedetemi un piccolo spazio pubblicitario perché è doveroso ringraziare quanti hanno aderito alla convenzione Bella Diaz Scuola Mia. Poi giuro che da lunedì torneremo ad occuparci di tutto e di nulla, di vacanze, bambini e potrò ricominciare a lamentarmi delle camicie da stirare di mio marito! Un grazie di cuore a tutti voi che avete accettato di aiutarci nella realizzazione di questo piccolo grande progetto, partorito dalle menti vulcaniche dei genitori il cui unico desiderio è vedere i propri figli crescere sani e felici in un ambiente altrettanto sano.  Vi aspettiamo sabato naturalmente perché un applauso ve lo meritate pure voi!!! 
 Cartolibreria Scarabocchio via Cremona,60/A Brescia

Estro parrucchieri viale Duca degli Abruzzi,26/C Brescia

 Bambini ribelli abbigliamento bambini via della Volta,4/A  Brescia

Ottico Belleri via Diaz,36 e via Dante,2/A Brescia

Beauty secrets centro estetico via Rossetti,20 Brescia

Punto clima via Lamarmora,242 Brescia

 Camaleo gelateria via Diaz,13 Brescia

Koala parco giochi via Diaz, Brescia

Teak furniture mobili etnici via Sostegno,15 Brescia

Profumeria Dany via San Zeno,3 Brescia

 Forneria Diaz via Diaz,9/A Brescia

Ovviamente aspettiamo non solo loro, ma anche tu che stai leggendo… forza aiutaci anche tu nel progetto Bella Diaz Scuola Mia.

 

Francesca e Giulia

Siete quel tipo di donna che, appena poggiate i piedi a terra ogni mattina, farete dire al diavolo :”Oh merda, è sveglia.” Ecco, probabilmente questo aforisma che ogni tanto si legge qua e là è stato scritto pensando proprio a loro: Francesca e Giulia. E se le conoscete non potete non essere d’accordo con me! Io non ho la fortuna di conoscerle da molto tempo perché le nostre strade si sono intersecate con l’inizio della primaria dei nostri figli, Rachele, Luca e Michele, ed è proprio per i nostri bambini che un pò per gioco, un pó per sfida, un pó per disperazione è iniziato tutto. Sta di fatto che in questo momento Francesca e Giulia sono dal nostro Sindaco a raccontare e illustrare il progetto Bella Diaz, Scuola Mia. E un applauso da tutti noi, queste due super donne se lo meritano ampiamente, perché  ammettiamolo se non fosse per la loro tenacia tutto questo non sarebbe stato possibile. E con questo non voglio togliere nulla a tutti gli altri genitori che  hanno collaborato per far sì che questo progetto prendesse forma, ma a loro va sicuramente il merito di averci profondamente creduto spronando tutti quanti a lavorare in concerto. Se invece non le conoscete, vi aspetto una di queste mattine davanti a scuola. Individuare Francesca è facilissimo: alta un metro e un lampione la vedrete spiccare su tutti, papà compresi direi, ma quello che vi colpirà non è né l’altezza, né la bellezza, ma il suo sorriso che non manca mai che piova o splenda il sole. E al suo fianco c’è lei Giulia, torinese doc, tutto sale e fermento. Pensate che una delle prime volte che ho partecipato ad un incontro dell’Age, mentre lei esponeva alcune idee, ho scambiato due paroline con un’altra ragazza li al mio fianco, be’ mi ha incenerita….come si fa con i bambini, per poi subito sorridere al mucchietto di cenere in cui mi ero trasformata. Ma lei è così, impulsiva ma con un cuore grande così! Insieme sono spettacolari, come Starsky & Hutch!! Grazie ragazze! Non potevate fare di meglio!

Un nuovo amico

Veramente felici del riscontro che ogni volta abbiamo quando parliamo del progetto “Bella Diaz Scuola Mia”. Ecco un altro amico , I Fiori di Beppe; dai lo conoscete sicuramente , lo trovate al Villaggio Ferrari. E sicuramente conoscete questa meraviglia di antica auto. Bene ora immaginatela in occasione della festa del 4 giugno! Carica di palloncini colorati che verranno donati a tutti i bambini. Farà una gran bella figura! Grazie Beppe per l’entusiasmo con cui hai aderito subito all’iniziativa. Per chi mi conosce devo dire in sincerità che non aveva altra scelta! È stato travolto da un fiume di parole di sabato mattina , con negozio in pieno fermento. Non aveva scampo! I Fiori di Beppe , ricordatevelo per le vostre occasioni speciali . www.ifioridibeppe.it

E ci sono anche loro…..

Incontrando le donne di Viva Vittoria questa settimana ho imparato una nuova parola : CONTAMINAZIONE. Va intesa nella sua accezione positiva, nel senso energie che si intrecciano esattamente come gli splendidi lavori a maglia che queste donne realizzano. Bene da oggi la Scuola Diaz viene contaminata anche da Viva Vittoria! E alla festa del 4 giugno ci saranno anche loro, con le loro splendide biciclette lanose, che già vedete in qualche vetrina bresciana. Il 19 giugno organizzano una biciclettata lanosa, partenza dalla loro sede ed arrivo al Museo Santa Giulia, dove nello splendido Viridarium ci sarà il Knit-nic, pic-nic con sferruzzamento  sul prato del museo e con le biciclette a fare da installazione artistica. Le vedrete quindi alla nostra festa, magari sferruzzeranno sulle nostre panchine. Avvicinatele, sicuramente molti di voi già le conoscono . Condividete con loro il progetto a cui stanno lavorando e fatevi contaminare mi raccomando! In questa pagina Facebook trovate tutto, cliccate mi piace e stay tuned sulle loro iniziative. https://www.facebook.com/groups/knitcafebrescia/?ref=ts&fref=ts

Foto ricordo di un anno quasi finito

Ragazzi, siamo quasi al fotofinish. Un anno scolastico volge al termine. E a proposito di foto…. attenzione nei prossimi giorni nel diario dei bambini troverete la liberatoria da firmare per la foto ricordo di classe 2015 2016. Chi volesse acquistare la foto, che viene rilegata con questi bellissimi cartoncini colorati dallo Scarabocchio (eccole ancora le due sorelle !), deve solo compilare il tagliando nei tempi e modi indicati . Una delle mamme della Diaz , con la sua mega macchina fotografica professionale, si è resa disponibile a fare le foto di classe nella date indicate . Costo della foto (13×19) comprensiva di rilegatura colorata sarà 4 euro, altra forma di finanziamento per il progetto di abbellimento . Spero di vedervi aderire numerosi! Grazie!